C. Diodati
Oltre la soglia. Donne artigiane della ceramica di Castelli

La ricerca proposta ha affrontato la tematica del ruolo femminile nell’artigianato ceramico di Castelli, piccolo agglomerato montano, nel comprensorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Il tipo di metodologia adottata è di natura qualitativa. Da precedenti esperienze di ricerca sul contesto di indagine, risultava di maggior interesse indagare in maniera più ravvicinata alcune dinamiche dell’esperire il ruolo lavorativo, attraverso declinazioni tutte al femminile.

Consuelo Diodati, Ph.D, si è laureata in Sociologia all’Università degli Studi di Roma La Sapienza, ed ha perfezionato gli studi presso l’Università di Parigi “La Sorbonne”, con Maffesoli, e si occupa delle tematiche sociologiche applicate alle società complesse. Conseguito il dottorato in sociologia sanitaria presso l’Università dell’Aquila, è ricercatrice in Sociologia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Teramo, presso la quale insegna Sociologia generale e Sociologia del turismo.


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Obiettivo della presente ricerca è stato quello di investigare il ruolo femminile nella tradizione della creazione di ceramica di Castelli. Castelli è un paese di montagna nel Parco Nazionale del Gran Sasso, in provincia di Teramo – Abruzzo -.
La scelta di orientarsi alla metodologia qualitativa (interviste in profondità) è legata, in prima istanza, da una conoscenza generale del contesto d’indagine, data da una precedente ricerca sull’invecchiamento della popolazione e gli andamenti demografici. L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno tipico delle società occidentali, inoltre, affligge con particolare intensità i contesto rurali e montani, soggetti ad un progressivo spopolamento di popolazione, soprattutto giovane, alla ricerca di nuove possibilità di vita (nella ricerca citata, peraltro, emergeva l’importanza del ruolo femminile nella cura e nell’assitenza agli anziani, laddove per di più, non ci sono strutture sanitarie). In seconda istanza, l’uso di metodologie qualitative, nel contesto contemporaneo, sembra meglio favorire l’analisi della soggettività sociale – la quale, altrimenti, risulta disimpegnata e atomizzata. In tal senso, è sembrato preferibile seguire le tracce dei soggetti, avvicinarsi ad essi (esse) attraverso una fenomenologia del quotidiano, orientata al senso di appartenenza al contesto locale ed (eventualmente) alla società locale e globale. In linea con tali presupposti, l’indagine ha riguardato le donne creatrici/artigiane della ceramica, cercando di attraversare la soglia dei loro laboratori/case.

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»» Abstract (English)

Aim of the present work has been the investigation of the female role in the local traditional art of pottery in Castelli, a village sited on the mountains of Gran Sasso National Park, in Teramo province – Abruzzo -.
The choice of qualitative methods is linked, in previous instance, to general knowledge of the location under investigation, due to a previous research on the ageing of the population and the demographics aspects of it. The ageing of the population is a typical phenomena of the western countries, but more than that, it afflicts the rural areas and the villages of the mountains, which are subject to a progressive outgoing of population, in specific young ones, for searching better opportunities – (in that research it was relevant the female role in assisting the elderly and supplying the absence of any public assistance). In second instance, the use of qualitative method is due to the conviction of a contemporary contest, in which the role played by the social subject, if studied with macro approach, appears only as disengaged and atomized; so it seems better to follow little traces of the contemporary subjectivities, in a phenomenology approach of every day’s life, oriented ad the sense of belonging to a local contest and to the society, both the local and the global ones. In line with these purposes, the investigation has concerned the female role in the creation of pottery by trying to step into the door of their laboratories//houses.

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Pubblicato il 6 novembre 2012 in I Libri | Feed dei commenti | Commenti | Trackback | .