R. Salvatore
New Tourisms and Cultural Processes in Local Development

In questo quaderno sono raccolti gli interventi presentati nel corso di due conferenze internazionali come frutto dell’attività di ricerca empirica condotta su temi inerenti il rapporto tra sviluppo sociale e protezione della natura, le identità territoriali e le nuove forme di turismo locale. Il primo analizza il ruolo delle tipicità nella configurazione di nuovi clustering di sviluppo locale centrati su un concetto allargato di gusto e finalizzati alla promozione turistico-enogastronomica del territorio. Il secondo si propone di ricostruire una mappa degli atteggiamenti che le comunità locali possono maturare rispetto a dei progetti di valorizzazione ambientale promossi da un ente parco.

Rita Salvatore, dottore di ricerca in Politiche sociali e sviluppo locale è attualmente titolare di un assegno di ricerca presso il Dipartimento di Teorie e politiche per lo sviluppo sociale. I suoi interessi di studio e di ricerca riguardano prevalentemente i percorsi di valorizzazione delle culture locali in una chiave di sviluppo sociale, in relazione anche alla protezione della natura e alla promozione turistica. Le sue pubblicazioni su tali temi sono: Zafferano come l’oro (Teramo, Il Piccolo Libro, 2008); Sviluppo locale e aree protette (Teramo, Il Piccolo Libro, 2008); Alla ri-scoperta della autenticità perduta (in F.M. Battisti, a c. di, Identità e sviluppo locale, New York, Lulu Press, 2006).

Visual Field Notes

Contents

»» Local Productions as Cultural Goods and Representation of Social Identities Making

»» National Parks and Tourist Encounter. What Possibilities for Local Communities? | Visual Field Notes


Local Productions as Cultural Goods and Representation of Social Identities Making

»» Abstract

Questo lavoro espone alcune delle riflessioni maturate nell’ambito di un progetto nazionale di ricerca (PRIN 2004), coordinato dall’Università di Teramo e inerente “Le innovazioni nei sistemi di sviluppo locale della Terza Italia”. In particolare, si fa riferimento al ruolo che i prodotti tipici possono giocare nel configurarsi di nuovi modelli di sviluppo locale, basati sulla valorizzazione turistica delle risorse territoriali. L’ipotesi di partenza è stata quella secondo cui questi processi possano condurre verso la formazione di alcuni “Distretti del Gusto”. Nell’ambito delle esperienze di consumo contemporanee, un tratto distintivo è costituito dal fatto che le persone sono sempre più alla ricerca di ciò che può essere percepito come unico ed autentico. Scegliere di consumare un prodotto tipico può esprimere anche una “scelta di gusto”, in grado di manifestare una distanza dai prodotti della cultura di massa, spesso considerati come anonimi, e privi di un qualche significato sul fronte dell’interesse intellettuale.

»» Abstract (English)

This paper set outs some of the thinking developed during a national sociological research project (PRIN 2004) coordinated by the University of Teramo about “Innovations in the development local systems of the Third Italy”. In particular, it refers to the role local productions can play in the configuration of new patterns of development based on the tourist valorisation of territorial resources. The idea these processes might lead towards the shaping of some “Districts of Taste” has been hypothesized. A typical mark within contemporary consumption experiences is that people have begun to look for what can be perceived both as unique and authentic. By choosing to consume a typical product instead of a standardized one, they can express a “taste choice”, able to perform a distance from mass culture products, often considered as anonymous, tasteless (even kitsch), and meaningless in terms of intellectual interest.

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National Parks and Tourist Encounter. What Possibilities for Local Communities?

»» Visual Field Notes

»» Abstract

Nell’ambito delle ultime innovazioni normative apportate ai parchi nazionali, e anche grazie alle opportunità offerte dall’ecoturismo, la componente antropica sta acquisendo un nuovo protagonismo. Infatti, mentre nel passato l’uomo era considerato colpevole della distruzione della natura, oggi è divenuto egli stesso una risorsa da valorizzare. Questo tipo di processo è al centro della configurazione di modelli di sviluppo più sostenibili, i quali mirano ad essere considerati come lo strumento più appropriato per la rivitalizzazione di quelle aree (soprattutto montane) ridotte a marginalità socio–demografica a causa di ripetuti flussi emigratori. Un caso di studio condotto presso il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga ha offerto l’occasione per focalizzare l’attenzione tanto sulle opportunità quanto sulle criticità che un tale modello potrebbe prospettare alle comunità locali.

»» Abstract (English)

Within national parks’ latest regulatory innovations and thanks to the opportunities offered by eco–tourism, anthropic component is gaining a new pivotal role. In fact, whilst in the past men were considered as being guilty for destroying environment, now they are becoming themselves a resource to be enhanced. This kind of process is at the core of the configuration of more sustainable patterns of development, aiming to be considered as the more appropriate instrument for the revitalization of those areas (especially the mountain ones) which were reduced to marginalization both on a demographic and a social level, because of emigration flows towards big cities. A case study conducted in the National Park of Gran Sasso and Laga Mountains has offered to the researcher the opportunity to focus on the opportunities as well as on the critical situations that such a pattern can outline with regard to local communities.

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Pubblicato il 30 marzo 2009 in I Working Papers | Feed dei commenti | Trackback |