A. Massa
Skating on the thin ice. Giovani, lavoro atipico e percorsi di stabilizzazione occupazionale

Le questioni legate alla diffusione del lavoro atipico e alla stabilizzazione occupazionale dei giovani sono al centro del dibattito scientifico e politico sul presente ma soprattutto sul futuro del lavoro. Il paper affronta questi temi dapprima sul piano teorico, quindi presentando i risultati di una ricerca qualitativa che ha cercato di ricostruire le traiettorie professionali con cui quaranta giovani sono riusciti a conseguire impieghi a tempo indeterminato nel comparto dei servizi privati.

Nella parte teorica, dopo aver definito cosa si intende per lavoro atipico e aver ripreso alcune stime sull’ampiezza di questo fenomeno, sono stati passati in rassegna i più recenti contributi sociologici sugli sviluppi di carriera dei giovani, oggi particolarmente esposti al rischio della precarietà.

Nella parte dedicata alla ricerca, le traiettorie professionali sono state analizzate cercando di capire se il lavoro atipico sia per i giovani un buon canale d’accesso a posizioni occupazionali stabili e garantite o se costituisca invece un ostacolo, e quali risorse economiche, culturali e relazionali siano rilevanti ai fini di un esito positivo di questi percorsi.

Agostino Massa è ricercatore confermato in sociologia presso la Facoltà  di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Genova. Oltre ai temi qui trattati, i suoi interessi di ricerca includono la partecipazione politica e il governo locale, con particolare attenzione alle istituzioni del decentramento comunale.

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Questo articolo tratta il tema della stabilizzazione occupazionale dei giovani nel nostro Paese, attraverso percorsi nei quali possono essere più o meno presenti esperienze di lavoro atipico. Il tema è stato affrontato dapprima sul piano teorico, quindi realizzando una ricerca qualitativa che ha cercato di ricostruire le traiettorie professionali con cui quaranta giovani sono riusciti a conseguire impieghi a tempo indeterminato nel comparto dei servizi privati.

Nella parte teorica, dopo aver definito cosa si intende per lavoro atipico e aver ripreso alcune stime sull’ampiezza di questo fenomeno, sono stati passati in rassegna i più recenti contributi sociologici sugli sviluppi di carriera dei giovani, oggi particolarmente esposti al rischio della precarietà.

Nella parte dedicata alla ricerca, le traiettorie professionali sono state analizzate cercando di sottoporre a un riscontro empirico una questione centrale nell’attuale dibattito sull’evoluzione del lavoro, ovvero se il lavoro atipico sia per i giovani un buon canale d’accesso a posizioni occupazionali stabili e garantite (ipotesi del “trampolino”) o se costituisca invece un ostacolo (ipotesi della “trappola”), e quali risorse economiche, culturali e relazionali siano rilevanti ai fini di un esito positivo di questi percorsi.

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The paper focuses on young people and their paths towards occupational stability in Italy, which may include non standard work contracts. Besides a review of the literature on the topic, outcomes will be offered of a qualitative research on the career paths of forty youths who got open-end contracts in the private service sector.

In the theoretical part, after a definition of atypical work and an esteem of the width of this social phenomenon, we shall deal with different sociological analysis of young people’s career paths, currently exposed to the risk of a precarious professional and social condition.

The same aspects will be discussed in the empirical research. Through the analysis of semi-structured interviews, we are set to find out if atypical work can be an effective gateway to stable and guaranteed jobs (hypothesis of the “jumping board”) or an obstacle (hypothesis of the “trap”), and which economic, cultural, and relational resources can become relevant for a successful transition to permanent employment.

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Pubblicato il 13 ottobre 2009 in I Working Papers | Feed dei commenti | Trackback |